Rc-auto: alcune clausole vengono per nuocere
Guida in stato di ebbrezza, età minima per ottenere uno sconto e non solo. Rinunce, rivalse e limitazioni nei contratti delle polizze sono sempre più numerose. Ma sappiamo interpretarle? I consigli dello SNA, il Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione.
Elena Dragoni afferma:
Scopri tutto ciò che devi sapere sulle clausole nascoste nelle polizze Rc-auto e come evitare brutte sorprese al momento dell’indennizzo.
In questo articolo approfondiamo i consigli dello SNA (Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione) e riportiamo le dichiarazioni di Elena Dragoni, vicepresidente del sindacato, rilasciate durante un’intervista al giornale Il Salvagente.
Dalle clausole di rivalsa per guida in stato di ebbrezza alle polizze “Guida esperta” e ai rischi delle assicurazioni online, ecco cosa considerare per una scelta consapevole della tua assicurazione auto.

In Italia circolano oltre 42 milioni di veicoli. Per ognuno di essi ogni anno è necessario scegliere se confermare la vecchia Rc-auto o trovarne una nuova. Non sempre è facile capire se si è fatta la scelta giusta, e spesso la chiarezza si ha purtroppo solo al momento dell’incidente.
È lì che vengono fuori tutte quelle clausole poco chiare che al momento dell’indennizzo si ritorcono contro l’assicurato. Per questo, è importante saper leggere tra le righe quando ci troviamo di fronte a un nuovo contratto.
“Le clausole più importanti da verificare solo le limitazioni, le rivalse e le esclusioni” spiega al Salvagente Elena Dragoni, vicepresidente del lo Sna, il Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazioni.
L’esperta entra nel merito: “Tra le rivalse più comuni, per esempio, c’è quella che riguarda lo stato d’ebbrezza o di alterazione da stupefacenti del conducente. In questi casi la compagnia paga il risarcimento alla persona che ha subito l’incidente però poi si rivale sull’assicurato facendogli pagare l’importo. Alcune compagnie nel tempo hanno introdotto un meccanismo per cui con un’aggiunta al premio della polizza in caso di rivalsa vi è un limite massimo di 5-10mila euro che spetta pagare all’assicurato che ha causato il sinistro”.
Eppure capita che le clausole, per quanto scritte nero su bianco non coprano tutto il “grigio” possibile della vita reale.
Tra le esclusioni “problematiche”, Dragoni cita il caso in cui il sinistro avvenga mentre l’assicurato ha la revisione scaduta: “In questo caso, spesso la compagnia rinuncia a rivalersi su di lui a patto che la rinnovi entro un numero prestabilito di settimane. II problema è che a volte a causa dell’incidente l’auto è completamente distrutta e non c’è nulla da revisionare”.
Questi casi restano scoperti. “Un problema simile riguarda i sinistri con la patente scaduta. Anche qui, molte polizze ti danno tempo 4-5 mesi per rinnovarla prima di far valere la rivalsa. Ma nei casi in cui il conducente ha riportato danni permanenti o Assicurazione auto comunque tali che gli impediscano di sostenere una prova di guida in quel periodo, rimane scoperto e non è prevista un’eccezione per lui” aggiunge Dragoni.

Ci sono poi le tariffe “Guida esperta”, che fanno risparmiare sul premio a condizione che l’auto venga guidata da persone a partire dai 26 anni di età. Anche in questo caso, la zona d’ombra potrebbe riguardare l’emergenza sanitaria che spinge il conducente ad affidare la guida al figlio e finisce in un sinistro. E più si opta per il fai-da-te sul web, più aumentano i rischi.
“L’Ivass chiude giornalmente siti truffa che usano nomi che richiamano agenzie realmente esistenti per vendere finte polizze e scomparire nel nulla. Lo scorso novembre ne ha chiuse 18 in un solo giorno” chiarisce Elena Dragoni, secondo la quale “per evitare brutte sorprese basta che si controlli nella sezione Rui (Registro unico intermediari, ndr) del sito Ivass se è presente il nome dell’intermediario o dell’agente per cui dice di lavorare”.
E attenzione, perché ci sono broker e agenti, e non sono la stessa cosa: i primi ricevono un mandato dal cliente per trovare sul mercato l’offerta più adatta, mentre l’agente riceve il mandato direttamente da una o più compagnie per rappresentarle presso i clienti.
“In generale – continua la vicepresidente dello Sna – quello che consigliamo è di rivolgersi a un’agenzia, dove tutti i dettagli e le clausole possono venire spiegati in maniera più chiara ed è più facile trovare un profilo adatto al cliente, rispetto ai siti fai-da-te, dove magari il premio sembra conveniente, e con tre click acquisti una polizza, senza avere contezza delle varie clausole”.
Tutte le compagnie sono tenute a pubblicare sul sito i set informativi delle polizze e le informative precontrattuali. Queste ultime riguardano tutto quello che c’è da sapere su chi ci sta proponendo la polizza, nome e cognome, per quale agenzia o broker lavora.
Purtroppo, però, “nonostante gli sforzi di Ivass di rendere leggibili questi documenti, spesso si tratta di molte pagine, anche oltre cento, e quindi il cliente non le legge tutte e approfonditamente” spiega Dragoni, secondo cui anche il contratto base è una misura inefficace.
“Approvato con una legge nel 2012, entra in vigore con dieci anni di ritardo e si vede. Purtroppo è uno strumento vetusto, che punta sulla fissazione per legge di massimali minimi e condizioni minime per rivalse e esclusioni. Ma la realtà è che ormai le compagnie propongono al cliente polizze ben più flessibili e che prevedono sconti ad hoc di quanto previsto nei contratti base reperibili sul comparatore Ivass”.
