Il ruolo delle assicurazioni sanitarie
Sanità pubblica in crisi: liste d’attesa infinite. Scopri come le assicurazioni sanitarie possono essere la soluzione ideale per un sistema sanitario sempre più in affanno.
I tempi d’attesa nella sanità pubblica italiana stanno raggiungendo livelli critici. Scopri perché sempre più persone scelgono un’assicurazione sanitaria privata per tutelare la propria salute.
In Italia, accedere a una visita medica specialistica tramite il Sistema Sanitario Nazionale sta diventando sempre più complesso. Secondo una recente indagine condotta da Cittadinanzattiva nel giugno 2024, le liste d’attesa per prestazioni sanitarie fondamentali come ecografie, mammografie e visite specialistiche raggiungono tempistiche inaccettabili.
In questo contesto, l’assicurazione sanitaria privata si conferma una soluzione sempre più adottata da famiglie, professionisti e aziende. Scegliere una polizza sanitaria integrativa offre vantaggi tangibili ad esempio: accesso rapido a visite specialistiche e diagnostica; libera scelta delle strutture sanitarie convenzionate o private; supporto medico e consulenza sanitaria continua; copertura per check-up preventivi, terapie riabilitative e trattamenti specialistici; imborso delle spese mediche e molto altro ancora.
Vediamo insieme alcuni dati sul nostro sistema sanitario nazionale!

Nel contesto nazionale, le liste d’attesa sono ormai fuori controllo. Ecco alcuni esempi emblematici:
- Ecografia dell’addome presso l’Azienda Universitaria Friuli Centrale: 498 giorni di attesa media.
- Visita ginecologica in classe P (programmata): 394 giorni.
- Visita cardiologica programmata in Liguria (AS3): 427 giorni.
- Ecografie in classe B nella ASL RM4: solo il 17,8% eseguite nei tempi previsti.
- Mammografie programmate nelle Marche: rispettate solo nel 41% dei casi.
Questi dati mettono in evidenza una crisi sistemica che colpisce ogni regione, con una gestione dei tempi disomogenea e spesso inefficace. Solo 9 regioni su 20 pubblicano online i tempi di attesa aggiornati, rendendo ancora più difficile per i cittadini orientarsi.
Il sistema sanitario italiano prevede quattro classi di priorità per le visite e gli esami diagnostici:
- U - Urgente: entro 72 ore
- B - Breve: entro 10 giorni
- D - Differibile: entro 30 giorni per visite, 60 per esami diagnostici
- P - Programmata: entro 120 giorni
Tuttavia, i dati raccolti dimostrano che queste scadenze sono troppo spesso disattese, compromettendo la tempestività nella diagnosi e nella cura. In Molise, solo il 34% delle ecografie dell’addome in classe D viene effettuato entro 60 giorni. A Napoli, le visite oncologiche in codice B sono eseguite nei tempi solo nel 14% dei casi. A Bari, solo il 9% delle visite pneumologiche in classe B è effettuato puntualmente.
La qualità dell’assistenza sanitaria varia drasticamente da regione a regione, e talvolta anche all’interno della stessa regione:
- In Friuli-Venezia Giulia, quasi tutte le prestazioni superano i tempi previsti.
- In Veneto e Calabria, i tempi vengono generalmente rispettati.
- In Abruzzo, l’ASL di Pescara garantisce il 90% delle prestazioni in classe B e D nei tempi, ma solo il 62% in classe P.
- In Umbria, solo il 38% delle ecografie in classe B rispettano i tempi, mentre le visite oncologiche in classe D e P sono tutte nei limiti.
Questo scenario frammentato rende l’accesso alle cure una lotteria geografica. Chi si ammala in una regione “virtuosa” ha più probabilità di ricevere assistenza adeguata in tempi ragionevoli rispetto a chi vive in zone più in difficoltà.
Rispetto all’anno precedente, la situazione presenta luci e ombre:
- Miglioramenti: l’ASL RM4 ha portato dal 41% al 65% le visite cardiologiche in classe B nei tempi; l’ASL di Bari ha migliorato dal 32,1% all’85% la puntualità nelle mammografie in classe B; l’AUSL di Reggio Emilia ha avuto un aumento del 55% nella tempestività delle visite pneumologiche.
- Peggioramenti: l’AS Ligure 3 ha visto salire i tempi per una visita cardiologica in classe P da 6 a 427 giorni; la ASL di Viterbo ha avuto un crollo dal 100% al 42% nelle visite pneumologiche puntuali in classe B. A Parma, le visite cardiologiche rispettate nei tempi sono passate dal 93% all’80,7%. Questi dati dimostrano che, nonostante alcuni segnali positivi, il problema resta strutturale e non limitato a singole aree geografiche.
In un sistema sanitario pubblico in cui i tempi d’attesa si allungano e le risorse sono spesso insufficienti, le assicurazioni sanitarie private assumono un ruolo sempre più centrale. Non si tratta soltanto di un’alternativa, ma di una vera e propria strategia di tutela della salute. Le polizze sanitarie private permettono di superare i limiti del sistema pubblico, offrendo la possibilità di ricevere cure tempestive, accedere a strutture d’eccellenza e usufruire di servizi personalizzati, spesso anche a domicilio. Questo si traduce in diagnosi più rapide, trattamenti immediati e una migliore qualità della vita. In un’epoca in cui il tempo è un bene prezioso, sapere di poter contare su un sistema parallelo, efficiente e affidabile è una garanzia fondamentale non solo per chi ha già patologie in corso, ma anche per chi vuole prevenire e monitorare attivamente la propria salute. Ecco perché sempre più famiglie e professionisti scelgono di investire in una copertura sanitaria privata: per vivere con più serenità, consapevoli di avere alle spalle un sistema che li supporta quando conta davvero.
La salute non può aspettare: proteggila al meglio con le assicurazioni sanitarie private
I dati parlano chiaro: la sanità pubblica italiana sta vivendo una fase critica, con tempi d’attesa sempre più lunghi e un sistema in forte affanno.
In questo contesto, tutelarsi con una polizza sanitaria privata diventa una scelta strategica e responsabile.
Investire oggi nella propria salute significa garantirsi accesso alle cure domani.
Scegli la nostra assicurazione sanitaria per dire addio alle attese infinite e vivere con la tranquillità di essere sempre protetto.
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